Emicrania e cefalea muscolotensiva sono 2 fastidiose affezioni che più comunemente denominiamo ‘mal di testa’. Possono entrambe essere episodiche o croniche e presentarsi con intensità anche molto alta.

Si stima che tra il 40 e l’80% degli adulti soffra di episodi di cefalea muscolotensiva, mentre 1-5 % ne soffra in modo cronico. Il 10 % degli adulti soffre invece di emicranie.

Emicrania

I sintomi dell’emicrania sono:

dolore mono o bilaterale al capo che può essere percepito come intermittente, pulsante, martellante.

Vi si può associare fastidio, anche molto intenso per i rumori, la luce, ed il movimento. Può essere presente nausea o capogiro e diventare impossibile mantenere l’attenzione su qualsiasi questione.

L’emicrania può essere con o senza aura. Quelle con aura sono precedute da sintomi percettivi.

Si suddivide poi, sulla base del numero di episodi mensili, un’emicrania episodica, o, se sopra i 15 giorni di episodi in un mese, cronica.

L’insorgenza dell’emicrania non ha a tutt oggi un meccanismo di insorgenza definito, ma le più recenti teorie ritengono che alla base vi siano delle alterazioni funzionali. Il cervello dei soggetti che soffrono di emicrania sarebbe caratterizzato da ipereccitabilità neuronale soprattutto nella zona occipitale della corteccia cerebrale. Tale ipereccitabilità darebbe origine ad onde cerebrali di ipereccitabilità seguite da onde di ridotta entità che si propagano dalla zona posteriore del cervello verso la zona frontale, proprio come se fossero delle maree. Tale evento stimola i nervi facciali che rilasciano sostanze responsabili della sensibilità al dolore e della vasodilatazione. Sarebbe questa la responsabile di un’infiammazione dei vasi che irrorano la teca cranica provocando dolore. Ciò spiega anche la possibilità che l’emicrania sia unilaterale, può infatti essere sollecitato solo il nervo trigemino di un lato del volto.